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Queste sigle sono per lo più sconosciute a chi non ha avuto contatti e/o procedure aperte con i Tribunali, anche per questioni relativamente semplici e piuttosto diffuse, come la separazione coniugale, il divorzio e l’affidamento dei figli minori.

Nel caso in cui, ad esempio, il ricorso per la separazione o il divorzio sia molto complesso e le due parti (che possono vedere diversi attori, come gli ex-coniugi, le famiglie di origine di uno o di entrambi, i nuovi partner, le nuove costellazioni familiari) non mostrino possibilità di mediazione e di accordo, lo stesso Giudice può trovarsi in difficoltà.

In queste situazioni il Giudice può nominare un suo ausiliario che con la sua specifica formazione e con la sua specifica esperienza viene chiamato a fornire al Giudice delle risposte a dei quesiti che il Giudice stesso formula.

L’esperto che il Giudice nomina in ambito civile si chiama consulente tecnico di ufficio (ctu).

L’esperto, invece, che il Giudice nomina in ambito penale si chiama perito.

Vediamo più nel dettaglio alcuni aspetti del ruolo dello psicologo come ctu.

Il Giudice chiede al ctu di formulare e relazionare un’indagine conoscitiva attingendo alle competenze del consulente, competenze di cui il Giudice non dispone.

La consulenza, quindi, è utile al Giudice per avere delle risposte ad alcune domande indicate dal Giudice stesso, alle quali il ctuè obbligato a fornire risposta. In particolare, l’art. 61/1 c.p.c recita: “quando è necessario il giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli atti o per tutto il processo, da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica”. Il consulente fornisce al Giudice le sue indicazioni ed osservazioni derivanti dalle operazioni peritale svolte, in base ai quesiti posti dal Giudice. Il Giudice può tenere conto di quanto indicato dal consulenze per le sue valutazioni e le sue scelte, mantenendo sempre il suo ruolo di peritusperitorum, vale a dire che il Giudice rimane sempre il perito dei periti e quindi può decidere di seguire le indicazioni del ctu o anche di disattenderle o di discostarsi da esse in toto o in parte.

Quali sono alcuni tra i quesiti più frequenti che il Giudice indirizza al ctu? Riportiamo ad esempio:

  • valutazione delle competenze genitoriali
  • valutazione del profilo psicologico dei minori
  • valutazione del profilo di personalità dei genitori
  • indicazioni sulla migliore condizione di collocamento dei minori e sulle modalità di diritto di visita del minore con il genitore non collocatario.

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Negli ultimi anni le linee guida nazionali e internazionali hanno indicato per la consulenza tecnica di ufficio, oltre all’obiettivo della valutazione di cui già si è detto, anche una valenza trasformativa.

Ma cosa significa?

In realtà si tratta di un principio già molto caro alla Teoria dei Sistemi e all’approccio psicologico sistemico-relazionale: quando si valuta, quando si fanno domande, approfondimenti, indagini si sta già veicolando l’attenzione di chi queste domande le riceve (le parti) su alcuni aspetti chiave. Pertanto, in questo senso, valutare vuol dire già intervenire. La valutazione della ctu offre, quindi, un’opportunità di trasformare, modificare alcuni aspetti personali e relazionali anche a partire dalle risposte del ctu al Giudice.

Cogliere e concedersi questa opportunità trasformativa vuol dire anche concedersi la possibilità di uscire o allentare il conflitto.

Se il ctuè l’ausiliario del Giudice, le parti in causa di quale esperto possono avvalersi?

Le parti possono nominare un ctp, consulente tecnico di parte. Come suggerisce il nome stesso, il ctp ha il compito di assistere una parte. Che vuol dire guidare la parte nelle operazioni peritali, aiutarla a comprendere il percorso di valutazione deciso dal ctu e non certamente schierarsi a spada tratta con la parte, manovra questa che, oltre ad essere vietata dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, non farebbe altro che aumentare e cristallizzare ancora di più il conflitto tra le parti in causa.

Considerando sempre la possibilità trasformativa insita nella ctu, è chiaro che il ctp gioca un ruolo fondamentale nel permettere alla parte che assiste di accedere a questa possibilità di evolvere e di migliorarsi.

valutazione psicodiagnostica

Hai bisogno di una valutazione?

E in ambito penale, quali possono essere le richieste che il Giudice fa al suo ausiliario, chiamato perito?

Ad esempio:

  • VALUTAZIONE DELL’IDONEITA’ A RENDERE TESTIMONIANZA

Viene richiesto al perito di effettuare una valutazione su un soggetto minore di età, presunta vittima di un reato o testimone di un presunto reato per valutare se e quanto il minore può essere considerato idoneo e attendibile nel rendere testimonianza rispetto a dei fatti che lo hanno visto in qualche modo coinvolto.

 

  • VALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DI INTENDERE E VOLERE

L’articolo 85 del Codice Penale specifica che: “nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. E’ imputabile chi ha capacità di intendere e di volere.”

In questo caso il compito del perito sarà quello di valutare la capacità di intendere e volere dell’imputato nel momento in cui è stato commesso il reato.

 

  • VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE

La consulenza in questo caso è volta a stabilire se l’imputato può essere o meno pericoloso per la collettività e compiere nuovamente atti criminosi. In questo caso viene richiesto un parere previsionale.

 

  • VALUTAZIONE DELLA PENA

Lo psicologo dovrà in questo caso fornire tutti gli elementi che permettano al giudice di stabilire se la pena che intende infliggere all’imputato sia consona al suo stato di salute mentale e gli permetta realmente di riabilitarsi.

 

  • CIRCONVENZIONE DI INCAPACE

In questo specifico caso la perizia del CTU dovrà essere svolta sulla parte lesa al fine di accertare un qualsiasi stato fisico svantaggioso per la parte lesa (essere un minore, avere disturbi psichici o problematiche nell’apprendimento, ecc…).

 

Mentre ilperito rappresenta l’ausiliario del Giudice in ambito penale, le parti possono nominare un loro consulente di parte (CTP) anche in un procedimento di area penale. Il compito del ctp in questo settore è quello di assistere il proprio cliente durante le fasi peritali emonitorare la correttezza metodologica delle operazioni peritali.

RICHIEDI MAGGIORI INFORMAZIONI SU CONSULENZE TECNICHE DI UFFICIO (CTU) E CONSULENZE TECNICHE DI PARTE (CTP)

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