Cos’è la psicoterapia familiare?
La psicoterapia familiare è una terapia che si occupa del sistema “famiglia” e delle sue relazioni.
Il contesto affettivo e relazionale che comunemente definiamo famiglia contribuisce a dare un senso alla realtà sociale, all’identità degli individui e agli eventi che ne segnano la storia.
“La terapia è un viaggio alla scoperta di sé.
Non è un viaggio rapido, né facile e neanche privo di paure.
In certi casi può prendere l’intera esistenza
ma la ricompensa è il sentimento che la vita non sia passata invano”
Alexander Lowen
Allo stesso tempo la famiglia è in costante trasformazione, è in un continuo processo di adattamento e riadattamento. Questa modalità di intervento terapeutico sostiene il gruppo-famiglia e i suoi membri.
Perché scegliere una terapia familiare?
La famiglia è il primo sistema in cui l’individuo si trova, in cui è inserito, di cui fa parte. La famiglia è la matrice dell’identità di ciascuno di noi, base di partenza per lo sviluppo psicologico.
In questa prospettiva la possibilità di conoscere il sistema di cui fa parte il singolo individuo risulta un primo passo quasi indispensabile, sicuramente fonte di grande aiuto all’intero sistema.
“Quando parliamo della vita in realtà parliamo di relazioni.
Non esistiamo nell’isolamento
e il vivere emotivo implica sempre il coinvolgimento dell’altro”
Carl Whitaker
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Quando si può richiedere?
Non c’è un’indicazione precisa, ognuno di noi ha un proprio vissuto di sofferenza.
Le difficoltà si possono presentare attraverso canali differenti: sintomi psichici, comportamentali o somatici, segnali di disagio familiare o un elevata conflittualità tra i membri della famiglia.
Si può richiedere quando la famiglia o un membro di essa si sente in difficoltà, in crisi, in un momento particolarmente stressante, in una fase che non riesce a superare da sola.
Chi può richiederla?
La richiesta di una terapia familiare può essere effettuata dall’intera famiglia o anche da un membro solo.
Il disagio riscontrato può riguardare in maniera diretta anche solo un componente del nucleo familiare: un bambino, un adolescente o un adulto.
Quando la richiesta non è condivisa dalla famiglia in toto è possibile valutare l’inizio di un percorso individuale.
Viceversa, una richiesta individuale può, durante il percorso terapeutico, diventare familiare.
Come funziona una terapia familiare?
La terapia familiare si svolge attraverso una serie di incontri.
La famiglia presenta al terapeuta gli aspetti critici: il problema, il malessere, le difficoltà.
Il terapeuta dovrà conoscere la storia della famiglia, la sua struttura e le problematiche comportamentali o relazionali che in essa risiedono. E’ necessario stabilire le modalità su cui si basa l’equilibrio del nucleo familiare, per aiutare e supportare i suoi membri a prenderne consapevolezza.
Non c’è un formato standard o prestabilito di psicoterapia familiare. Il percorso terapeutico viene ipotizzato dal terapeuta, dopo i primi incontri, insieme alla famiglia.
Il percorso terapeutico è una co-costruzione.
Alcuni ingredienti indispensabili?
Sincerità, disponibilità, lealtà, fiducia.
Se si instaura una fiducia reciproca tra paziente e/o pazienti e terapeuta la terapia potrà prenderà avvio e vedrà una successione di fasi, sempre secondo il ritmo scandito dalla relazione terapeuta-paziente.
Ogni membro del sistema familiare, all’interno della terapia familiare, deve sentirsi libero di esprimere i motivi del proprio disagio. Solo mettendosi in gioco, in discussione, dandosi la possibilità di aprirsi si può iniziare il cammino verso il cambiamento.
Nella terapia familiare, il problema che la famiglia porta in terapia viene contestualizzato e compreso nel suo significato alla luce di più livelli di osservazione: quello delle relazioni che in essa intercorrono, della sua storia evolutiva, della fase del ciclo vitale che sta attraversando, delle storie personali dei suoi componenti e delle famiglie d’origine.
Quali sono gli obiettivi della terapia familiare?
Alleviare e provare a risolvere lo stato di sofferenza del nucleo familiare e di ciascuno dei suoi membri. Dare spazio ai pensieri, ai punti di vista, alle emozioni di ciascuno. Ascoltare, senza giudizi né pregiudizi.
Sbloccare una situazione di disagio.
Aiutare la famiglia a ritrovare il proprio equilibrio, a ridurre le tensioni, migliorare le relazioni e il proprio stato di benessere, superare una fase del ciclo di vita della famiglia particolarmente complessa.
Intervenire sulle interazioni disfunzionali, attraverso la collaborazione e l’aiuto dei membri stessi appartenenti al sistema familiare.
Riconfigurare le risorse della famiglia, a volte nascoste o dimenticate. Identificare e rendere consapevoli i punti di debolezza e fare leva su i punti di forza.
Fornire o riscoprire visioni, letture nuove o semplicemente diverse.