Vanessa è una giovane donna di 32 anni. Mi contatta e chiede un incontro su invio della sua ginecologa, che ha segnalato un’“anorgasmia femminile”. Al primo colloquio, mi presenta così il suo problema: “Credo di non essere mai venuta (intendendo dire che crede di non avere mai raggiunto l’orgasmo)”. Quindi, con disinvoltura mi chiede: “dottoressa, ma esattamente, com’è che ci si accorge di venire?”.
Frequentemente le donne che si rivolgono a me portano una difficoltà sessuale legata al raggiungimento dell’orgasmo, alla cui origine è stata esclusa una causa organica.
Il disturbo dell’orgasmo femminile è un persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale regolare.
Esso è spesso accompagnato da vissuti psicologici di frustrazione, inefficacia, inadeguatezza ed estrema vulnerabilità.
Se si vive la propria sessualità come fallimentare, inoltre, si possono innescare anche sentimenti di ansia e paura, che possono a loro volta portare all’evitamento dell’intimità.
Contattaci per fissare un appuntamento o per richiedere una consulenza
In questi casi può essere molto utile richiedere una consulenza sessuale.
Come funziona la consulenza sessuale
La consulenza sessuale è una modalità di intervento relativamente breve, con un numero limitato di incontri, e può essere individuale o di coppia.
Non sempre, infatti, è necessaria una psicoterapia sessuale (che impegna per periodi più lunghi): molte volte un percorso di consulenza mirato può essere la soluzione più adeguata a molti dubbi riguardanti la sfera sessuale o a difficoltà sessuali di origine psicologica, compresa la difficoltà a raggiungere l’orgasmo.
All’interno della consulenza sessuale, una professionista esperta e libera da pregiudizi, incoraggia la donna a:
- parlare liberamente del proprio problema, esprimere il proprio malessere, le proprie emozioni o i propri dubbi/perplessità. Spesso si è infatti disorientate, poco informate o in difficoltà di fronte al proprio disagio di natura sessuale o alle varie tematiche della sessualità;
- raggiungere una comprensione più cosciente del problema sessuale che si sta vivendo, sia a livello individuale che, eventualmente, di coppia, al fine di:
- esaminare l’aspetto problematico (che affligge la donna o entrambi i partner) e capire il significato soggettivo – ed eventualmente della coppia- della difficoltà sessuale
- nel caso si sia all’interno di una coppia, esplorare la natura del legame che unisce la donna al/alla partner e le specifiche abitudini e/o modalità di interazione sessuali e affettive (non sempre funzionali)
- ottenere delle informazioni
- attivare le proprie risorse (e/o quelle della coppia) e ideare delle strategie per risolvere il problema.
Hai bisogno di una valutazione?
Perché fare una consulenza sessuale
La consulenza sessuale, nel caso in cui si abbia difficoltà a raggiungere l’orgasmo (anorgasmia femminile), può essere molto utile.
Infatti, la consulenza sessuale ha lo scopo di accompagnare la donna (o la coppia) ad un miglioramento/raggiungimento del benessere psicosessuale.
Essa, infatti, può:
- rendere consapevoli del proprio funzionamento sessuale e affettivo;
- accompagnare nella ricerca dei nuovi significati sottostanti il sintomo;
- intercettare e intervenire sul disagio sessuale prima che si strutturi in un vero e proprio disturbo;
- orientare circa alcuni aspetti della sessualità (per es. conoscere il proprio corpo e quello del/della partner, gli aspetti anatomici degli apparati genitali e loro fisiologia);
- fornire aspetti di educazione sessuale volti al raggiungimento di un benessere psico-sessuale;
- ristrutturare eventuali cognizioni negative o errate riguardo la sessualità, sostituendo false credenze con informazioni corrette;
- modificare abitudini che ostacolano il benessere sessuale e relazionale;
- individuare e mobilitare le risorse interne alla coppia o alla persona volte alla risoluzione delle difficoltà relazionali e sessuali;
- suggerire nuove modalità di gestione della problematica sessuale, delle paure e dei conflitti connessi alla sfera dell’intimità, sbloccare delle inibizioni, contenere l’ansia da prestazione sessuale;
- far apprendere corrette modalità di comunicazione di coppia;
- orientare la persona, indirizzandola, se necessario, a degli specialisti (andrologo/a o ginecologo/a) o ad un successivo percorso di psicoterapia sessuale.